Come devono essere i tetti delle case di montagna?
Come devono essere i tetti delle case di montagna? “Sicuri!”, risponderebbero in molti. Sì, ma la sicurezza dipende da diversi fattori e nessuno di loro può essere sminuito.
I tetti delle case di montagna, infatti, sono esposti a condizioni climatiche davvero estreme che, talvolta, ne possono compromettere seriamente la struttura.
I tetti a falda presentano una pendenza molto accentuata, importante per smaltire in fretta l’acqua piovana ed evitare infiltrazioni.
La copertura di solito è in legno, per creare un continuum con l’ambiente circostante ed esprimere il forte legame tra il contesto paesaggistico e il ruolo funzionale.
Per il manto di copertura in passato si utilizzavano le lastre di pietra. Oggi invece si preferiscono elementi di piccole dimensioni. Le tegole sono una soluzione semplice e pratica perché, in caso di necessità, possono essere rimosse rapidamente per verificare la natura e l’entità di un eventuale danno, con una conseguente e rapida riparazione.
Nello specifico, le tegole piane o dotate di ondulazioni creano un ulteriore irrigidimento al corpo della tegola in considerazione dei carichi. Quelle in cemento, invece, grazie alla loro capacità di assorbire solo l’1 o il 2% di acqua, sono perfette per le zone in cui i cicli di gelo e disgelo sono molto intensi e frequenti.
Quali altri elementi occorrono per una maggiore efficienza dei tetti delle case di montagna?
Gli elementi paraneve e i ganci di fissaggio delle tegole stesse, per non farle scivolare, sono fondamentali e obbligatori. Poi occorrono anche le tegole di aerazione, per favorire la ventilazione ed evitare la condensa, e i sistemi isolanti. Questi ultimi possono essere realizzati con materiali naturali (fibra di legno o lana di roccia) o sintetici. I materiali isolanti vanno rigorosamente ancorati alla struttura, per evitare possibili scivolamenti.
Ti ricordiamo che, ovviamente, è importante affidarsi a professionisti del settore.
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